Ho avviato questo blog seguendo il consiglio di un amico. Ho così acquistato un dominio, il cui nome, il porco marginale.com riprendeva il titolo di un libretto che editai nel 2011: un anno in compagnia del porco marginale.
L’esperienza di blog, del tutto nuova, è impegnativa e stimolante: per scrivere e pubblicare occorre conoscere le basi del linguaggio SEO (search engine optimization); un giovane che lavora in questo campo, oltre ad avere impostato la struttura del blog, mi ha impartito delle lezioni individuali che mi permettono di gestirlo da solo . Lo studio del linguaggio SEO è affascinante; esso ti aiuta a far sì che i tuoi scritti raggiungano i possibili destinatari ove i contenuti per come sono strutturati, siano apprezzati e ripresi dai principali motori di ricerca, primo fra tutti da Google.
Invito a considerare aspetti della vita, individuali e collettivi nella prospettiva di una reale appartenenza degli umani all’habitat terrestre. Talora con accento ironico, ove le riflessioni rischiano di risultare pesanti o da operette morali.
La metafora del porco marginale non è, però invito a restare ai margini della vita, quanto piuttosto a viverla intensamente con le capacità e le risorse personali più apprezzabili, contrastando insieme la marginalizzazione che un inquietante sistema globalizzato potrebbe definitivamente procurare.
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