Sotto l’intemperia umana
Sono arrivati; alla fine sono arrivati . Nottetempo, come si conviene per attività furtive e silenziose.
Hanno portato via i beni che meglio possono rivendersi: un bel trattore Goldoni da 70 cavalli col trinciastocchi, un televisore Smart, un piano di cottura in acciaio da 5 fuochi con forno elettrico, quasi nuovo e due bidoni da 50 litri, pieni d’olio dell’annata appena trascorsa.
Avevo preso qualche precauzione contro il furto del trattore, ma non è valso a nulla. Sono venuti con un camion, certi di conseguire una buona refurtiva . Hanno forzato la porta di casa con un semplice cacciavite. Il televisore era lì a portata di mano, come pure il piano di cottura. L’olio era custodito sotto una coperta per proteggerlo ma solo dal freddo d’inverno nella cucina non riscaldata.
Il piano di cottura è stato rinvenuto in fondo alla strada di accesso al podere, abbandonato forse perchè non c’era più spazio nel camion.
considerazioni
La nostra esistenza ed il vivere sociale sono sottoposti alle intemperie prossime o lontane che con ogni mezzo cerchiamo di prevenire e di contrastare.
Il caso, il disordine ambientale e sociale, le profonde diseguaglianze che stimolano comportamenti delittuosi nella certezza di farla franca, l’inceppamento di tecnologie preposte alla cd sicurezza individuale , l’improvviso manifestarsi di nefaste forze naturali e si potrebbe proseguire a elencare le vicende , ci espone da sempre alle intemperie.
Mitigano gli effetti la vicinanza e la solidarietà di chi ti conosce, di chi ti vuol bene e contribuisce volentieri a stabilire una sorta di cintura protettiva, sia per le faccende pratiche che per gli aspetti più propriamente morali.
Così è stato in questa ultima circostanza ove la prossimità di alcune persone a me care si è fatta sentire prontamente.
Quanto basta per ricominciare, rinunciando a quella tentazione, purtroppo ormai tanto comune nel dialogare, di volere un governo forte, inflessibile e castigatore ma forse capace di offrirci sicurezze e serenità
programmi
Del televisore mi farò una ragione, inevitabile la denuncia del furto del trattore, pur nel convincimento che non servirà a nulla.
Mi sforzerò di ricominciare, con buona lena, dove il lavoro e la quotidiana vita erano stati lasciati;purtroppo,senza trattore e privato di un meraviglioso prodotto che in special modo quest’anno gli olivi e la cura di un anno avevano dato quale ricompensa.
Delitti contro la proprietà e i beni esposti alla pubblica fede
Vero è, tuttavia, che i delitti contro la proprietà, rimanendo impuniti per quasi la loro totalità, facilitano comportamenti che, specie quando siano diretti furtivamente verso beni esposti alla pubblica fede, vanno a scardinare le basi stesse della convivenza civile portando a vedere gli altri quali possibili predatori.
Per questo motivo un aggiustamento delle sanzioni potrebbe aiutare, ma non sono certo che sarebbe, di per sé efficace.
Intanto,il tema della sicurezza prende piede e il desiderio si appoggia sull’uomo forte e sulla sua capacità di repressione.
Il controllo del territorio è auspicato e richiesto in tutti gli spazi di vita in comune , ora più che mai a motivo di attentati stragisti e ciascuno di noi vorrebbe estenderlo, con gli strumenti tecnologici e le applicazioni elettroniche anche agli ambienti di strettissima pertinenza individuale.
E’ da sperare che la vita, la nostra e di quanti vicino a noi onesti e solidari la conducono, sia lieve e poco accidentata, pur nella consapevolezza che essa, per il fatto stessa di emergere è esposta alle intemperie. Con l’auspicio e l’impegno che non si ripetano intemperie collettive incontrastabili.
Per oggi basta così. Un pizzico di serenità mettendo per iscritto alcune riflessioni e fumando un mezzo sigaro toscano.
10 gennaio 2018
codicillo
Nella medesima zona , intanto, sono avvenuti altri furti di attrezzature agricole e intromissioni con scasso in abitazioni isolate di campagna; la benemerita non consegue risultati, forse anche perchè non sa cosa cercare. Un appuntato della locale stazione a fronte della denuncia mi domanda” ma cos’è un trinciastocchi“?